L' Egitto fu abitato fin dalla preistoria. In epoca post glaciale, erano soltanto due le aree geografiche più adatte allo sviluppo di una civiltà : una era l'alta valle del Nilo, che si estendeva fino al sud dell' Africa, la seconda comprendeva l'attuale Turchia, la Mesopotamia, e giungeva fino al fiume Indo.
Le prime comunità agricole si insediarono a partire dal Neolitico nell'alta valle del Nilo e nelle oasi circostanti circa 8000 anni fa. Queste culture definite
Predinastiche, ebbero un rapido sviluppo organizzativo, tecnologico ( soprattutto nell'ambito della metallurgia ) e sociale, e sfociarono nell' epoca
Dinastica, che si apre con il sovrano Menes, il primo a potersi definire faraone, e che secondo la tradizione riuscì ad unificare l' Egitto allora diviso in due.
La realtà è più complessa : i ritrovamenti archeologici attestano l' esistenza di un re senza nome, ( chiamato convenzionalmente Re Scorpione, per via della figura che compare sulla testa di una "mazza di comando" ) che regnò alla fine del Periodo Predinastico, fra il 3150 e il 3050 a.C. Numerosi archeologi lo collocano nella Dinastia Zero, in contemporanea a Re Narmer ( probabilmente padre di Menes ).
Il più celebre reperto legato al nome di Narmer è una tavolozza votiva rinvenuta a Ieracompoli ( l'antica Neket ) nel 1984, ed oggi conservata nel Museo del Cairo.
Al faraone Menes viene attribuita la costruzione di Menfi, divenuta successivamente capitale del regno unificato, posta sul vertice del delta del Nilo, protetta da una diga di sbarramento per deviare il corso del fiume ed evitare le tipiche inondazioni annuali. Così fu, secondo i testi lasciati da Erodoto.
I re di questa dinastia scelsero come luogo di sepoltura Abido, necropoli di Thinis, prima capitale, mentre i dignitari di corte fecero costruire le proprie tombe a Saqqara. Il sepolcro di Menes si trova nella necropoli nord-occidentale di Abido, assieme a quello della presunta moglie Benerib.